(The Ajna Offensive / Invictus Productions) Riti occulti dalla Svezia, riti concepiti per infestare il mondo terreno con quello degli spiriti assetati di sangue. Secondo lavoro per i fantasiosi Head Of The Demon, un disco ricco di vibrazioni, sostanzialmente doom melodico ma con tanti momenti ricercati, pieno di dettagli decisamente personali, presi da altri generi. In un certo senso ricordano una versione meno curata dei Luciferian Light Orchestra, con molte meno divagazioni, meno richiami vintage e con un vocalist essenziale, sintetico e tagliente. Sei tracce, che sono sostanzialmente sei riff… ogni canzone un riff ripetuto, evoluto, condito, pompato, rivisto, cambiato… ma è pur sempre lo stesso geniale riff, proposto in modo ossessivo, assolutamente mai noioso, anzi… ogni canzone risulta perversa, malvagia, inneggiante a satana. “Nox, Est, Lux” apre questo melodico ciclo ossessivo, con linee di basso calde, divagazioni di chitarra molto ricercate e linee vocali che ripetono solo il titolo. “Armilus Rides… Again!” è più doomy, il riff è contagioso… saluta un po’ certe risoluzioni blues e si rende subito magnetico, psichedelico, fantastico. La title track sprofonda negli inferi, diventa spirituale, tetra, con quegli arpeggi che pregano demoni, venerano demoni. “Maleficium” è più variegata, con qualche divagazione vagamente più heavy e lyrics più ricercate, mentre la conclusiva “L.L.L” offre più groove, più intensità ritmica, anche se siamo nuovamente davanti ad un paio di bellissimi riff proposti all’infinito. Gli Head Of The Demon riescono a suonare musica oscura, decadente… ma mai malinconica: tutto profuma di zolfo, tutto è perversione e male… ma senza ricorrere a riff sparati, blast beats o linee vocali estreme. Un sublime esempio di malvagità esposta in forma elegante, cristallina… assurdamente angelica.
(Luca Zakk) Voto: 8/10