(My Kingdom Music) Luca Mazzotta è Helfir. Scrive e compone, suona e programma, canta. Dark, gothic, rock e metal sono fusi insieme in questo scenario sospeso tra malinconia e sogno. Album che accompagna, un vero e proprio viaggio come suggerisce il titolo. C’è qualcosa di una volta, come gli Anathema, nonché qualcosa di avanguardie attuali, come i Katatonia. C’è un suonare che sa progredire, portare la musica in divenire, dandole un taglio diverso in ogni canzone. Queste ultime sono tutte di un certo valore, tuttavia in “The Journey” esistono canzoni che appartengono a specifiche matrici comuni. Ecco dunque passare dalle malinconiche e dimesse “Tide to the Ground” e “No Escape” molto vicine al doom inglese, ad altre come la sognante “Clouds” oppure “The Game”, perfetta visione synth-wave che piacerebbe ai Depeche Mode e portano l’ascoltatore in una studiata visione pop. “Traces of You” e “The Gathering” hanno un alone dark rock. “The Journey” un’identità fondata da stili musicali che flirtano tra loro per toni grigi ma sognanti, docili ma tormentati, dark quanto gotici. C’è un aspetto che attraversa ogni singola canzone: la semplicità! Suoni, melodie, architetture, sono tutte espresse in una maniera quieta ma chiara, con lineamenti aggraziati.
(Alberto Vitale) Voto: 8/10