(Brutal Records) Dalla regione di Atacama in Cile, un luogo infestato da uno dei tanti e desolanti nonché misteriosi deserti che popolano il nostro pianeta, arriva l’album di questa formazione dedita al black metal che suona in una maniera decisamente scandinava. Un sound più prossimo alla scuola svedese con un retaggio del ceppo norvegese. Black metal di stampo sinfonico, creato con varietà di stile e plasmato su ritmi veloci, pur non senza mid-tempo. Le melodie sono copiose, floride, segnano ogni singola composizione. Il cantato invece è imperniato su un harsh con punte in growl e scream. HellgardeN si formano nel 2002 e “Rise of the Beast” rappresenta solo il loro secondo album. Precedentement einfatti i cileni hanno realizzato solo un EP e uno split. Per quanto lo stile degli HellgardeN sia parzialmente derivativo e old style, il loro suonare è vivace, dinamico, senza abusare dei tipici cliché del genere. In definitiva la band cilena per quanto abbia i suoi modelli d’ispirazione, dimostra una padronanza del comporre esemplare. “Rise of the Beast” non offre mai gli stesi schemi, lo stesso tipo di arrangiamento e soprattutto dimostra un ampio se non totale spazio offerto alla melodia. Poco meno di venti anni d’esistenza, una sua reputazione nell’underground, nonostante una discografia scarna vista la storia, HellgardeN è un circolo di manifatturieri del genere che stupisce.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10