(Dusktone) La litania demoniaca e rituale “Key Of The Abyss” apre “The Advent Of Deathless Chaos Beast”, lasciando poi il passo alla prima scarica di morte, sangue e satanismo declamata da “Bloodgeoning Maelstrom”. Dichiaratamente devoti e prosecutori del death metal dai tratti satanici, nel verso dei Deicide e Krisiun, Michele Di Ioia e Luigi Contenti pubblicano il loro secondo album come Hellish God. Chitrarra, basso e voce il primo, batterista il secondo, devastano l’ascoltatore con questa selva di colpi violenti ed esasperati in fatto di velocità, trame chitarristiche e tutto il resto che suona comunque ben ordinato e senza sbavature. E poi, perché non metterlo in evidenza, con una copertina truce, satanica, demoni che infliggono torture agli esseri umani, il Grand Cattivo al centro che orchestra il tutto, nonché titoli come “Throne Of Zĕbūl”, “Impuryfire” oppure “The Dominant Powers Of New Aeon”, la band vuole darci dentro con quel messaggio ottusamente satanico e dunque irriverente e anticonformista! Ci riescono Michele e Luigi: i loro pezzi sono si violente scariche ma al contempo un susseguirsi di trame truci, serrate e con i loro motivi melodici che diventano mini litanie elettriche dai risvolti sulfurei. L’influenza maggiore è probabilmente quella dei Deicide di una volta, eppure il riffing di Di Ioia sembra più nitido e altrettanto dinamico. La Bestia è qui tra noi, anche solo per poco più di venticinque minuti, sufficienti al suo caos definitivo!

(Alberto Vitale) Voto: 8/10