(Black Lodge) Debutta questa nuova band, questo trio sudamericano, proveniente dal Cile. La line up vede il fondatore della band e produttore musicale Felipe Ferrada (anche proprietario della Ferrada Booking), e i fratelli Puente, ovvero Pedro Pablo dei Conflicted alla batteria e Sebastián dei Nuclear alla chitarra. Nonostante le band di provenienza dei fratelli suonino sostanzialmente del puro thrash, Hellman offre qualcosa di diverso, andando a invadere i territori di un più vibrante death & roll. Dieci brani, poco più di mezzora di musica scatenata, ricercata ma anche spensierata… nonostante testi molto seri che parlano, anzi urlano, di vita, morte, conflitti sociali e impatto umano sull’ambiente. Misteriosa ed esplosiva “The 4th Power”, nervosa “Desktop Activist”, ottimi gli assoli con “A Waste Of Human Being”. “The Cycle” è il brano perfetto per farsi del male ad un concerto, mentre il groove di “Bringer Of Death” on può non far pensare ai… Motörhead! Tagliente ed oscura l’ottima “Silent Genocide“, granitica “Where Was God”. Potenti, aggressivi, grintosi… ma anche tecnici, non certamente dei ragazzi con le chitarre a palla, ma tre artisti con una certa esperienza ed una intelligente visione globale. Death & roll, si diceva? Certo… la conferma viene da “Out Of Hand” cover tratta da “Wolverine Blues” dei mitici Entombed!
(Luca Zakk) Voto: 7,5/10