(Wydawnictwo Muzyczne Psycho) Sound bestiale e atto di suprema malvagità. Gli Hellspawn si impegnano a suonare in quella direzione nella quale oggi molti guardano, cioè dove il death metal oltranzista si incontra con il black metal più classico, ma gli Hellspawn lo fanno componendo dei riffs e partiture con una patina di old style. Gli echi dei Morbid Angel, soprattutto per quelle melodie altisonanti, solenni, note di cerimoniali empi, e le progressioni degli Hate Eternal, ripresi dalle funeste intenzioni degli Hellspawn. “Diabolical”, chaos apocalittico, la title track, ottimo compromesso tra furia e melodia, “Word Become Flesh”, sintesi stilistica tra death metal e atmosfere black metal. Degne di menzione anche “The Greatest King Among Demon” furiosa prestazione di Robert Kolman alla batteria e “Revelation of the Red Dragon”. Per certe soluzioni “The Great Red Dragon” tende anche a ripetersi per alcune canzoni, di conseguenza qualche passaggio appare scontato e prevedibile, ma la magnificenza delle melodie e le solenni brutalità ne fanno un lavoro (il secondo per la band polacca) tutto sommato diabolicamente godibile.
(Alberto Vitale) Voto: 6/10