(autoproduzione) Morte e distruzione attraverso un muoversi equiparabile a un sofisticato meccanismo che trucida ogni forma vivente. Questa la sostanza delle cose per il trio inglese Hellwrath che si presenta con un debut EP nel quale non esistono temi portanti ma scansioni ritmiche frammentate, portate avanti da sporadici blas beat. Un suonare di tipo slam death metal con diffuse virate deathcore. I Temi maestosi, riff che avanzano scanditi e pesanti con una base ritmica estrosa e mitragliante, Hellwrath inscenano questa atmosfera oscura e maestosa, disturbata e violenta, attraverso un dinamismo stuzzicante. Sette pezzi in circa diciotto minuti tesi a mostrare potenza e ritmo, con una rivisitazione EBM della propria “Sin Eater”, posta alla fine della tracklist con le due precedenti, “Hellwrath” e “I Stand Alone” nelle quali la band rivede il proprio suonare con quei cliché nu metal rivisti però al rialzo, con una cementificazione e robustezza inaudite e al contempo con piglio dinamico nel caso di “I Stand Alone”. “Hellwarth” invece si misura con dettami ampiamente deathcore. L’intro “Silence By Death” è letalmente brutale e il resto è una colata slam death metal altrettanto brutale con gli Hellwrath che non si impantanano mai. Paul Bower alla voce, Dylan Price al basso e Igor Korsakov alle chitarre, fanno per davvero una buona impressione perché non arrangiano in maniera grossolana.
(Alberto Vitale) Voto: 8/10