(Sun and Moon Records) Tornano i cileni Hiddent, con il terzo lavoro… un massiccio passo in avanti rispetto a “Where Light Ceases to Exist” del 2022 (recensione qui). Il nuovo disco punta all’atmosfera, non rinuncia a richiami DSBM francesi, seppur iniettando ulteriore melodia, gusto stilistico, una dimensione globale più epica, più maestosa, più trionfale. Più oscura. Se in precedenza l’influenza di bands come i Nocturnal Depression era (fin troppo) evidente, con la nuova opera il trio trova un sound più personale, più ricco, sicuramente più originale e molto ben costruito. Solo tre nuovi brani, una intro ed due con un minutaggio molto consistente: teatrale “HiddenT”, un pezzo che nei suoi dodici minuti di durata spazia da un black epico ad una apertura atmosferica e rituale, crescendo verso devastazione e un incedere tanto decadente quanto impetuoso; la title track è ancor più intrigante, più eclettica, con i vari atti connessi tra loro in maniera favolosa, regalando una fluidità che rende il pezzo piacevole e scorrevole nonostante la lunga durata. Con solo due veri nuovi brani, la release viene arricchita includendo anche gli otto pezzi del debutto intitolato “To the Throne of Essence”, uscito in forma indipendente dieci anni fa, nel 2015: se questo possa sembrare un riempimento a-là EP, in verità offre una palese visione della crescita stilistica di questa band decisamente da tenere d’occhio.
(Luca Zakk) Voto: 8/10