(Century Media Records) Un nuovo album per la death metal band laziale che ha pubblicato il suo ultimo, “Simulacrum” nel 2019 e successivamente un EP, “LV-426”, nel 2021. Superato quel per tutti nefasto 2020, Hideous Divinity tornano di prepotenza e ancora una volta con la Century Media, dimostrandosi come al solito una massacrante, brutale e invasata realtà del death metal. Il loro essere brutal fatto di una dinamica sempre tecnica, articolata viene bene espressa in “Unextint”. Un suonare però che presenta un essere diverso dal canonico e classico technical brutal detah metal, per via dei suoni e in particolare delle chitarre che hanno in certi momenti quell’atmosfera quasi post-metal, almeno per le fasi lente, negli intermezzi, nei passaggi in low-tempo. Gli Hideous Divinity nelle fasi veloci ricordano vagamente in Cephalic Carnage, almeno quella stessa devastante violenza. La band si è orientata definitivamente verso un suonare fatto molto spesso di scatti nervosi, d’impennate improvvise, fulminanti, con blast-beat tritatutto. Un suonare dunque brutale, accentuato da un drumming sorprendentemente istrionico, che vuole essere inframezzato da momenti meno ispidi e dare respiro all’ascoltatore. I brani si assestano principalmente tra gli oltre cinque e i sei minuti di media, però figurano anche “The Nominous One” di sette e “Leben Ohne Feuer” di oltre otto minuti e mezzo, nei quali però sostanzialmente Hideous Divinity stiracchiano un suonare standard, rintracciabile dunque anche in pezzi meno estesi. Tra le dieci composizioni anche una sorta di intro e un paio di intermezzi interessanti. “Unextinct” è un album che parla della figura di Nosferatu e la sua copertina, di Adam Burke, è fantastica!
(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10