(Moribund Records) Hiems, fierezza e potenza. Il black metal di Algol, batterista dei suoi conterranei The True Endless, altri novaresi, altri blackester spietati, risorge grazie a questa versione rimissata e rimasterizzata del primo album “Cold Void Journey (The Forsaken Crimes)”. Rabbia veicolata in riff veloci e contaminati da Satyricon e Marduk. “Cold Void Journey (The Forsaken Crimes)” è del 2005 e allora Algol si mostrò capace in alcuni tratti di portare le atmosfere anche su toni industrial. Esemplare la coda finale di “Sign of the Hammer”; insomma tra scream distorto, fasi veloci e distorsioni delle chitarre, il tutto porta anche a spostare l’asse appunto verso un industrial-black metal essenziale e ben in sintonia con il clima crepuscolare dell’album. Il primo impatto dall’ascolto è per le melodie, gli inserti veloci e tutta una serie di particolari ben curati, in primis il drumming, i quali però nei successivi ascolti emergono al completo. Un basso denso e ben udibile nel riempire gli spazi, alcune virate che francamente tolte dal loro contesto oscuro e black metal, potrebbero sembrare dei buoni spunti rock-heavy, scenari misantropici in puro stile norvegese e altro, tanto altro. Alcuni brani si fanno notare per velocità, altri per dei mid tempo da headbanging, come “Negative Zer0”, molti invece denotano una certa maestosità, una grandezza melodica e una struttura possente che rendono l’architettura di questo lavoro moderno, progredito, nonostante sia materiale di anni fa. Algol dimostra una sensibile maestria, è un musicista black metal vero e concreto nelle sue composizioni. La Moribund presenta anche un disco aggiuntivo contenente demo e rarità.
(Alberto Vitale) Voto: 8/10