(Electric Valley Records) Verrebbe più semplice scrivere una disamina dell’album “ScorpKlub” che spiegarne come nasce e come è stato realizzato! James Kerr è un artista di Montreal che ha intrapreso progetti multimediali ed ha fatto strada creando delle gif, dunque immagini che si muovono, e collage spesso con il nome di Scorpion Dagger. Kerr si è avvalso di opere d’arte in permanenza nel Museo d’Arte della città di Tolone, Francia, per creare immagini in movimento supportate da suoni. Un flusso visivo che crea collage e interazioni tra queste opere d’arte* che vanno dal XV al XX secolo. “ScorpKlub” nasce da due situazioni specifiche, ovvero l’esibizione di musicisti attraverso due session differenti che sono poi state registrate. La prima è del gennaio 2021 e si è svolta all’interno dello studio Coxinhell di Saint Aygulf, costa sud della Francia tra Nizza e Tolone, con la partecipazione da remoto del batterista Iggor Cavalera (ex Sepultura). I dieci pezzi hanno offerto la colonna sonora ai video artistici creati da Kerr. Il secondo stage si è tenuto a Tolone tra il 2 e il 3 luglio dello stesso anno del primo stage al Murex Festival, con la partecipazione della band di Tolone Hifiklub e del musicista Alain Johannes (ha lavorato con tanti e tra questi, Queens Of The Stone Age, Chris Cornell, PJ Harvey) collegato da remoto, in presenza di un pubblico vero. Anche in questo caso la musica suonava mentre immagini create dall’artista Kerr ispirate dalle summenzionate opere scorrevano sullo schermo. Venti pezzi rigorosamente strumentali formano “ScorpKlub I & II Original Soundtracks” e rappresentano un connubio tra l’elettronica ed elementi rock con i quali l’intero impianto spesso arriva a somatiche sonore che rievocano psichedelia, space rock, però si aggiunga anche il noise, frammenti di jazz, di garage rock, math rock ed anche synth wave, electro beat, dubstep e cose del genere. C’è anche il metal in una maniera a volte irruenta, in altre semi-industrial ma dai contenuti misurati in fatto di durata. Soprattutto nel secondo lavoro che nel primo, il quale è di fatto molto più elettronico e comunque psichedelico.
(Alberto Vitale) Voto: 9/10
*I dipinti che hanno ispirato James Kerr sono soprattutto di Charles Ginoux, cioè “Tobia che restituisce la vista a suo padre” del 1846, di Charles-Adolphe Bonnegrâce “Ritratto di donna” del 1847, Moïse Valentin con “Giuditta e la testa di Oloferne, Simon Julien con “Ritratto di Laurent Julien e di Geneviève Declar, padre e madre di Simon”.