(autoprodotto) Progetto italiano che vuole, riuscendoci, mescolare il melodic death in un contesto ‘metal opera’, aggiungendoci un tocco progressivo ed invitando vari growler (due in questa release, un uomo ed una donna), crescendo dalle due precedenti produzioni (un album ed un EP) che erano decisamente convincenti, ma completamente strumentali. “Detriti” vuole crescere, appunto, andare oltre. Il sound è marcatamente melodic death scandinavo: Dark Tranquillity, In Flames… ma con un contenuto tecnico, con degli assoli e degli arrangiamenti che sono più intensi, forse più complessi, ma decisamente molto personali. Dopo il suggestivo intro “As Far As I Can Remember”, è “My Path To Nowhere” che convince immediatamente: ritmica travolgente, arpeggi distorti esaltanti, assoli tutt’altro che scontati e un growl micidiale, registrato e prodotto in modo da esaltare al massimo la potenza del suono. Un arpeggio depressivo apre “Years of Sadness”, la quale si evolve con intelligenza, melodia, linee di basso calde ed uno sviluppo avvolgente di matrice Dark Tranquillity, unica traccia che offre spazio alla growl vocalist femminile. Delicata e progressiva “More Winters to Face…”, epica e caratterizzata da un crescendo emozionale “Chromatic”, prima della rabbiosa e conclusiva “Venus of My Dreams”. EP ricco di spunti. Brani coinvolgenti, mai banali, catchy ed ispirati… tanto che è la relativamente breve durata lascia con l’acquolina in bocca, un chiaro desiderio di ‘un qualcosa in più’. Ma è un EP, un EP che inizia un nuovo percorso, che imposta nuovi parametri: diamo tempo all’artista dietro questo progetto di trovare conferme che alimenteranno l’ispirazione per un nuovo lavoro, un full length il quale, partendo dalla qualità nascoste in questo EP, sarà sicuramente molto, molto interessante.
(Luca Zakk) Voto: 7,5/10