(Purity Through Fire) Mini album di debutto per Hjemsøkt, un duo costituito dal polistrumentista Peregrinus di Solus Grief, Kvad e altri progetti e dal cantante Letaliis. L’etichetta li presenta come un omaggio al black metal scandinavo e cita come riferimenti al suonare dei due gli Enslaved, Ulver, Hades, Perished, Helheim, Taake e Satyricon. Tutto sommato come per il suo progetto, ora al secondo album, Solus Grief, Peregrinus, autore dei pezzi, esecutore della musica nonché mixaggio e masterizzazione, ricalca lo stile del black metal norvegese dei primordi e non senza dare un riferimento all’ondata successiva. Letaliis alla voce, nonché autore del layout dell’album e dei testi, ha uno scream torvo e si sposa bene con il suonare ruvido e una produzione affatto laccata. Emergono melodie che hanno quell’andatura ‘medievaleggiante’, proprio alla Satyricon degli inizi, ma si avvertono anche i Gehenna nonché gli Enslaved di un tempo. Sostanzialmente un lavoro fedele alla tradizione del genere e di quella provenienza geografica. “Mystikk og Mørke” sfiora i 25’ di durata e il minutaggio lo rende un vero e proprio album, con sei pezzi agguerriti e distruttivi, essenzialmente truci, privi di compromessi o escursioni in terreni atmospheric oppure pagan. I due trattano il black metal come materia nobile, tradizionale e dai tratti feroci.
(Alberto Vitale) Voto: 8/10