(Purity Through Fire) Con “Om Vinteren, På En Sort Trone”, cioè ‘in inverno, su un trono nero’, i norvegesi Hjemsøkt, siglano il loro primo album nel segno del black metal, genere suonato con la tradizionale attitudine che lo ha visto nascere proprio nel loro paese. Lo suonano in maniera ruvida, quasi primitiva e con un gelo che permea ogni loro nota, restituendo così un’aura caotica. Questi tratti rappresentano il vero e forse unico impatto reso dall’album, per il resto infatti “Om Vinteren, På En Sort Trone” appare parzialmente scontato. Ciò a causa di un suonare aderente si al genere ma con uno stile non proprio, come se il tutto fosse un’interpretazione del genere e non un suonare davvero spontaneo. La band per esempio spesso allunga le trame del riffing oppure effettuando innumerevoli variazioni anche discutibili, col risultato di dilatare i pezzi oltre misura e senza una necessità reale. L’essere primitivi è un aspetto ben accettato nella filosofa black metal ed è ben espresso nell’album, con le sue amtosfere raw, fredde, a tratti anche eteree, attraverso però modalità che sembrano derivate, improprie. Una spontaneità ancora da affinare.

(Alberto Vitale) Voto: 6/10