(FOSFOR Creation) Debuttarono nel 2020… poi la solita storia della pandemia, un cantante assente, la pausa artistica… finalmente un nuovo singer (Tony Naima, anche autore dei nuovi testi) ed ecco che torna questo progetto progressivo svedese con un nuovo disco molto oscuro, tetro… ma emozionante, emozionale, estremamente suggestivo ed in qualche modo misterioso. Nove brani eterei, ipnotici, radicati su un heavy metal potente, graffiante, tenebroso, sempre arricchito da imponenti divagazioni musicali fatte di chitarre, di synth, di effetti… un flusso sonoro che dona vita ad una spina dorsale indiscutibilmente prog doom, sferzata da linee vocali rock, alternative rock, prog rock… con la voce di un Naima che si rivela completamente imprevedibile per una band di questo genere. Ipnotica e rocambolesca “In Empty Boxes” dalla quale emerge fin da subito una remota ma provocante parentela con i Depressive Age. Possente e irresistibile “Falling”, imprevedibile “Drink the Teardrops”, un brano infinitamente proggy che mette in mostra le superlative capacità del nuovo vocalist. Introspettiva e sognante “She”, immensa “If Only I Knew”. Decisamente rocciosa “The Ride”, futuristica ed un po’ cosmica “Room of the Others”, prima della conclusiva “A Million Steps”, brano pulsante, incalzante, tanto contorto quanto seducente e ricco di groove. Un disco coinvolgente, capace di riservare nuove incredibili sorprese ad ogni nuovo singolo ascolto, svelando dettagli favolosi, arrangiamenti contorti, sezioni strumentali incredibili, il tutto con un bilanciamento poderoso capace di materializzare una dimensione sonora globale, unica, travolgente, compatta e maledettamente magnetica!

(Luca Zakk) Voto: 9/10