(Bakerteam Records) Attivi già da qualche anno nella scena milanese, gli Holy Shire giungono al debutto per Bakerteam Records dopo un demo e un ep; i loro testi sono legati alla tradizione fantasy e in particolare a “Game of Thrones”, e la band si compone addirittura di otto elementi, con due cantanti e una flautista. Tenendo conto di queste premesse, “Bewitched (My Words are Power)” è una partenza un po’ strana: i toni sono più da gothic metal (complice anche il timbro della singer argentina Sisiki), e gli elementi folk restano abbastanza in secondo piano. Va molto meglio con le cadenze sognanti di “Winter is coming”, ma deve essere chiaro che non siamo di fronte a un power doppiocassato e sparato a mille sullo stile di quello dei primi Rhapsody, come magari qualcuno avrebbe potuto attendersi. In ogni caso c’è più grinta in “Overlord of Fire”, che mette in mostra il flauto, talora con suoni alla Jehtro Tull; solida la traccia autotitolata, un mid-tempo che disegna atmosfere fantastiche, poi ottima la complessa “Beyond”, che si colora in parte di toni progressive. Mi convince di meno, invece, la lunga titletrack, un po’ pesante e senza momenti di particolare entusiasmo. Un debut con luci e ombre, che ci mostra in ogni caso una formazione che potrà migliorare e convincere.
(Renato de Filippis) Voto: 6,5/10