(Xtreem Music) Primo full length per gli spagnoli Holycide, band messa in piedi nel 2004 da Dave Rotten, noto al pubblico metal per essere il singer dei deathsters Avulsed. Tra cambi di line up ed inconvenienti vari, la band riesce a pubblicare il primo EP “Toxic Mutation” solo nel 2015. Un lavoro di puro ed incontaminato thrash metal old school (è doveroso dire che lgi Holycide sono nati ben prima del ritorno in auge del genere, avvenuto un paio di anni dopo), apprezzato da critica e pubblico. “Annihilate… Then Ask” presenta dieci brani quadrati, pieni di riffs spaccaossa, assoli brevi ma gustosi e tecnici al punto giusto, una sezione ritmica solida (notevole il lavoro del bassista Dàni Fernandez), il tutto sovrastato dal vocione di Dave Rotten, che utilizza una timbrica meno gutturale rispetto agli Avulsed, con vocalizzi che a volte si avvicinano molto a quelli di John Tardy (Obituary). A proposito di riffs spaccaossa, il brano “Bonebreaker” sembra fatto apposta per creare seri danni al collo, con quei cambi di tempo nati per scatenare l’headbanging più furioso, tra riffs cadenzati e furiose accelerazioni. “Motorhead” è un pezzo dedicato a Lemmy, con un finale dove spicca giustamente il basso distorto, marchio di fabbrica di Mr. Kilmister. Ottima la cover di “Losers”, pezzo originariamente degli statunitensi Detente, qui reso in maniera convincente e furiosa. “Back And Forth” è tiratissima, con gang choruses che mi richiamano alla mente i Carnivore, mentre nel finale Dave Rotten rispolvera il suo classico growling cavernoso. Un album di thrash metal onesto, senza fronzoli e senza particolari innovazioni, ma concepito con il cuore ed un’innata passione per il genere.
(Matteo Piotto) Voto: 8/10