(Witching Hour Productions) Nuova entità che tuona dalla Polonia, un progetto recente che dopo tre anni di intenso lavoro giunge al debutto. Nonostante il loro sound sia radicato nel blackned death dell’est, gli Hore sanno divagare con intelligenza, creatività, iniettando componenti avant-garde, teatrali, cinematografiche, fino ad arrivare ad un Jazz tutt’altro che convezionale. Potente, coinvolgente, oscura e sulfurea “Drwimy jak grom”, ma è con “Bije raz, dwa, trzy…” (‘Batte uno, due, tre …’, ndt) che si inizia a sentire l’originalità degli Hore: sfuriate black, tempi irregolari… e quel sassofono angosciante che scuote le fondamenta sonore, attraverso ambientazioni inquietanti, accelerazioni crudeli e arrangiamenti cinici. C’è un’aura marziale sulla title track con quella progressione dal sentore rituale. La riuscita “Król Olch” apre con il jazz evolvendo subito verso un death metal lento e penetrante il quale all’improvviso diventa post black furibondo con linee vocali impostate come contorno. Scorrevole ed apocalittica “W chrustach” (‘nel sottobosco’, ndt), capolavoro “Pieśń ma była już w grobie” (‘La canzone è già stata nella tomba’, ndt), un brano tetro, nebbioso, capace di delimitare uno spazio di alto livello progressivo per il tagliente sassofono. La suggestiva “Biesy” genera un senso di asfissia psichedelica mentre la conclusiva “Księżnę dziś pochowano” (‘La duchessa è stata sepolta oggi’, ndt) è un pezzo variegato, da una tendenza black doom ad un black di matrice crust, il tutto in un confezionamento post black, vagamente industriale e mostruosamente avant-garde. “Siostry Wiedźmy” (‘Sorelle delle streghe’ o ‘Sorelle Streghe’, ndt), con testi in lingua madre ispirati alle opere di Słowacki, Mickiewicz, Broniewski e Goethe, si rivela un album poderoso, pregno di tenebre e malvagità, sempre ricco di inquietudine, di stravaganza, di pungente terrore. Un debutto colossale ed identificativo che emerge con prepotenza dalla florida scena del metal estremo dell’est ma anche dell’intero vecchio continente!
(Luca Zakk) Voto: 9/10