(Dark Descent Records) Giungono al terzo album gli Statunitensi Horrendous, una tra le bands più promettenti della nuova ondata di death metal old school. Se già il debutto “The Chills” aveva impressionato per l’aggressività estrema ben bilanciata da un’ottima componente tecnica, mentre il successivo lavoro “Ecdysis” mostrava composizioni più mature e multi sfaccettate, questo “Anareta” sorprende per come il terzetto Americano sia riuscito ad evolversi ulteriormente senza scalfire minimamente la componente death metal, predominante nel sound degli Horrendous. Quasi tutti i pezzi del disco, sono divisi in due parti: nella prima, partono in maniera violenta, aggredendo l’ascoltatore con riffs taglienti e chirurgici che richiamano alla mente i primi Pestilence, anche grazie alle vocals che ricordano lo stile di Martin Van Drunen. Nella seconda parte, i pezzi si tingono di sfumature progressive, con lunghe sezioni soliste, talvolta sognanti, altre volte epiche che, pur sembrando in antitesi con le parti aggressive iniziali, in realtà si integrano alla perfezione con esse. Un album che potrebbe segnare un’epoca nel death metal, da cui attinge a piene mani, portandolo versi lidi impensabili. Da avere!
(Matteo Piotto) Voto: 8,5/10