(Dunkelheit Produktionen) Attivi dal 1989, i Lombardi Horrid sono da considerarsi tra i prime movers della scena death Europea. Nonostante una nutrita discografia tra EP, demos e split cd, questo “Sacrilegious Fornication” è il loro terzo full length. Il genere proposto è un death metal old school, sulla scia di bands quali Death e Autopsy per quanto riguarda la scena a stelle e striscie, mentre per quanto concerne la scena Europea, prendono spunto da Entombed e Dismember. La title track apre l’album, introdotta da una voce intenta a recitare un rituale satanico mentre in sottofondo si sentono dei gemiti di una donna durante un amplesso sessuale. La canzone parte con un riff di chitarra veloce, alla Dismember, intervallato da rallentamenti e cambi di tempo piuttosto tecnici di scuola Autopsy. La successiva “Vortex of Primordial Chaos” ha un inizio più lineare, con stacchi più lenti sulla scia dei Death di “Spiritual Healing”. Chitarre veloci e taglienti come motoseghe nella successiva “Necromancy“, brano molto vicino ai primi Entombed, pieno di accelerazioni e blast beats. “Demonic Sadocarnage” viaggia su tempi sostenuti e vocals davvero brutali; un brano vicino allo stile dei primi Malevolent Creation. “Blood on Satan’s Claw” sposta il sound nuovamente verso il death Scandinavo di Entombed e Dismember. Tutto l’album si muove entro queste coordinate stilistiche, prendendo spunto dalle bands citate. Tuttavia i brani hanno una loro personalità e non suonano affatto datati, anche grazie alla produzione di Thomas Skogsberg presso i mitici Sunlight Studios, che conferiscono al lavoro un sound potente e moderno senza per questo snaturarlo. Vivamente raccomandato agli amanti del genere.
(Matteo Piotto) Voto: 7/10