(Logic(il)logic) Un album strano quello degli italiani Hypnotheticall, alle prese con la loro seconda prova nonostante abbiano alle spalle una storia di quasi quindici anni. Un progressive metal che confonde la sua essenza con un progressive rock. Mai troppo soft, mai troppo hard, decisamente ben costruito, curato ed elaborato. Sensazioni strane emergono durante l’ascolto. Sembra quasi che l’album non decolli mai, mancando di momenti epici, movimenti che spiccano, o ritornelli particolarmente evidenziati. Si tratta di un’ora di musica equilibrata, molto godibile, ricca di dettagli da scoprire, individuare, confrontare. Dopo numerosi ascolti sento quella sensazione che provai con “Eternity Ends” dei Time Machine, nel 1998: un album strano, particolare, che condivide con “Farewell To Gravity” questa sensazione di linearità, di mancanza di momenti di picco, ma che attrae magicamente, invita irresistibilmente all’ascolto, quasi -e sembra assurdo- una forma di ipnotismo magnetico generato dalle note degli undici brani. La seconda parte di “Farewell…” è decisamente più elaborata e grintosa della prima: sembra quasi che l’album sia stato registrato in presa diretta, e che solo dalla sesta traccia in poi la band suoni con i muscoli ormai caldi. Le assurdità continuano con una title track veramente breve, ma assolutamente stupenda, poco più di due minuti di strumentale che emana questo magnetismo, questa energia che stordisce, rapisce, incanta. Stupenda anche la conclusiva “Hiranyaloka”, con i suoi ritmi rilassati, idillici, romantici, che richiama le sensazioni emanate anche da “Drifting Dreamers”. Potente “Brainstorming Line”, un bel pezzo di metal progressivo ricco di tecnica, pieno di ritmica. Nella prima parte del disco, oltre a “Drifting Dreamers” spicca “Home”, un titolo forse anonimo per un pezzo inquietante, ricco di dinamismo, ben cantato, ben suonato e molto ben sviluppato. Si: è decisamente strano questo album. Non so nemmeno anticiparvi se lo odierete o lo amerete. Quello che è sicuro è che merita un accurato ascolto, perché gli Hypnotheticall non producono materiale banale, non fanno canzonette da hit radiofoniche. Gli Hypnotheticall richiedono una audience intelligente, attenda, delicata e molto esigente, una audience che riescono a soddisfare completamente.
(Luca Zakk) Voto: 7/10