(Les Acteurs de L’Ombre Productions) Dopo tre album ed alcuni split, i provenzali Hyrgal arrivano con il primo ed originale EP. La band di Clément Flandrois, ex Svart Crown, dopo l’ultimo album omonimo (recensione qui) uscito l’anno scorso, aggiunge al curriculum questo EP il quale, nonostante la qualità del suono e del digipak, sembra quasi voler esser materiale amatoriale… partendo dalla copertina la quale riassume tutto, quasi volendo essere un flyer concepito per il tape trading. Solo sei brani compresa una cover dei Marduk (“Dark Endless”), solo venticinque minuti… ma un’offerta convincente, potente, tecnica, fantasiosa, in grado di introdurre spunti di innovazione ma anche esaltazione del classico più assoluto, come conferma il riff di “Epique Spleen”. Trascina dentro gli inferi la opener “Deuil Éclair”, brano con radici black capace di virare verso un metal estremo molto più tecnico. Tirata, sferzata dal tremolo, oltre che priva di pietà “Phalanges Assassines”, inquietante, lenta, introspettiva… a tratti jazzistica, la bellissima “Gorge Blanche / Surin Noir”, brano con assoli di chitarra, atmosfera teatrale ed destabilizzante generale incedere. Misteriosa la traccia con il titolo in giapponese “炎が秒を貪り食う場所 (Honō ga byō o musabori kuu basho)” (sembra significhi qualcosa come ‘Dove le fiamme divorano i secondi’), una divagazione atmosferica in piena chiave noise. Solo un EP, poco nuovo materiale, ma una dichiarazione di intenti forte e chiara la quale ricorda a tutti che gli Hyrgal sono vivi e vegeti, dimostrandone ancora una volta la crescita stilistica e creativa che lo ha caratterizzati dal debutto del 2017 in poi.
(Luca Zakk) Voto: 8/10