(Massacre Records) La copertina collegherebbe la musica al symphonic metal o power, ma l’album è un concentrato di thrash-melodic metal. La band tedesca I Spit Ashes debutta con una delle maggiori etichette nazionali, ed europee, presentando un sound prodotto in modo perfetto e pubblicizzato come “metal 2.0”. Al di la di ogni etichetta possibile ho già indicato di fronte a cosa ci troviamo. Riffing robusti, di ferro, che spaziano dal thrash metal alle derivazioni dei Dark Tranquillity e nel mentre Benedikt Rathsmann offre alla voce una buona prestazione. Forse lui è l’unico che sembra offrire davvero qualcosa di veramente personale, perché quello che manca agli I Spit Ashes è proprio l’inventiva personale. Le loro canzoni hanno impatto, grazie ad un sound spesso, ma non hanno l’abilità di prendere per il colletto l’ascoltatore e di imporsi alla sua attenzione. Sarà perché è un debut album e quindi la band deve ancora esprimersi al meglio, ma il potenziale degli I Spit Ashes pare essere quello di un’altra modern metal band che si diverte a pescare dal thrash metal e dal melodic death metal e senza fare di più. Ultimamente la Massacre ne ha proposte troppe.
(Alberto Vitale) Voto: 5,5/10