(Autoprodotto/Blood Fire Death) La battaglia non finisce mai per questi guerrieri catalani! Il loro clan risale al 2006, questo è il loro quarto album… il primo completamente in inglese, un po’ per uscire dai confini nazionali, un po’ per dare un mordente ulteriore a queste canzoni guerrafondaie, eroiche, narranti saghe di guerrieri, di conquiste, di sangue versato nel nome della gloria. Melodic death metal, non quello nostalgico, piuttosto quello aggressivo, impattante, prepotente, assetato di vendetta… proprio come quello degli Amon Amarth, band alla quale gli spagnoli non possono non essere comparati, non solo per l’incedere e le impostazioni dei brani… ma anche per queste tematiche battagliere e valorose. Gli Icestorm amano costruire concept album, sempre basati su fatti storici, i quali in questo caso invadono il nord (quello della nota band svedese?) e si concentrano sulle crociate tenutesi nel nord Europa… arrivando fino alla Russia, forse sulla falsa riga del successo della serie Vikings. I brani sono impattanti, pesanti, spesso veloci, gloriosi ed epici in ottima dose, con certi arrangiamenti che riescono anche a dare qualche spinta di modernità, pur mantenendo un ottimo legame con il death melodico e pure quello più classico. La voce di Marc Storm (anche della folk death metal band Drakum) è tuonante, graffiante, minacciosa, mentre i riff di chitarra sono sempre taglienti, affilati come quelle spade che in battaglia fendono le carni e mietono vittime. Meritano attenzione brani quali la teatrale “The Teutonic Charge [ Bishop Hermann Of Dorpat Leading The Charge ]” e la ricca “Novgorod Arise [ Defeat Of The Teutonic Knights ]”. Non mancano quelle parentesi di gloria folk medioevale come quella dell’intermezzo “The Night Before The Battle [ Bonfires, Prayers And Songs At The Teutonic Camp ]”, mentre la furia cieca diventa massacrante su pezzi quali “The Power To Fight [ Peipus Lake April 5th, 1242 – Dawn Of The Battle Of The Ice ]”, una canzone che sfiora i confini del black, che incalza su ritmiche rocambolesche arricchite da melodie provocanti. Dietro una bellissima copertina di Piotr Arendzikowski, con un ottimo lavoro in studio di Oscar David e Tony Lindgren (quest’ultimo presso gli Fascination Street Studios proprio in Svezia), gli Icestorm spingono duro, materializzano musica esaltante, musica che trasmette una forte carica, musica capace di scatenare la vostra rabbia interiore… scatenandovi, sfondando quel fragile limite del vostro autocontrollo. Certo, gli Icestorm non sono proprio originali… ma nessuna battaglia lo è veramente, giusto? C’è sempre chi vince e chi perde. C’è chi trionfa. E c’è chi muore.
(Luca Zakk) Voto: 7,5/10