(Signal Rex) Opera numero due per i nostrani Idolatria. Un disco che punta diretto al sodo, con quattro tracce, più intro e outro; tracce che inizialmente potrebbero fuorviare sulla proposta musicale. Inizialmente sembra infatti di stare per addentrarsi in un album doom, dal sapore lento marziale… ma ecco che ben presto, già dalla metà della seconda traccia si capisce che qui si fa del black duro vecchia scuola. Gli iniziali toni marziali e più lenti acquisiscono allora un nuovo senso, facendo da apripista per sfuriate in pieno stile Marduk dei primi album, con una batteria davvero poderosa e sporca nel suono, in cui chitarra e basso si inseriscono con riff potenti e graffianti, ma anche evocativi ed epici. Il tutto confluisce in una serie di canzoni ben strutturate ed eseguite, prodotte e registrate in modo da far risaltare il carattere ruvido dell’opera.
(Enrico MEDOACUS) Voto: 8,5/10