(Mighty Music) Giungono al terzo album i danesi I’ll Be Damned, formazione che in occasione del precedente “Road To Disorder” (recensione qui) ha saputo entusiasmarmi grazie alla capacità di spaziare tra vari stili musicali in maniera eclettica, il tutto condito con una buona dose di senso dell’umorismo. Sono rimasto quindi piuttosto spiazzato nel ritrovarmi davanti una band profondamente cambiata, oltre che nella line up (alla batteria ora troviamo l’ex Hatesphere Anders Gyldenøhr, mentre alla voce c’è Mark Damgaard), anche nell’attitudine; quell’aria cazzona e votata al divertimento che caratterizzava il combo scandinavo è sfumata, sostituita da un’indole più seria, professionale ed oscura. Anche lo stile musicale è più focalizzato e meno variegato rispetto al passato, con melodie cupe, ricche di groove e potenza. Se questo da un lato limita un po’ l’effetto sorpresa, dall’altro mette in mostra una band con le idee più chiare, più matura dal punto di vista compositivo. Un disco che in qualche modo segna una linea di demarcazione tra la giovane band in cerca di sano divertimento e una formazione di musicisti maturi, decisi a fare il salto di qualità.
(Matteo Piotto) Voto: 8/10