(Nuclear War Now! Productions) Torna la one man band australiana con un’altra funerea release, grazie al sapiente stile che permettere di fondere perfettamente black metal e doom più estremo. Torna per celebrare il decennio di attività con il terzo full length (senza contare split, EP e demo) con un rituale tenebroso, funereo, opprimente, estremamente decadente. La fortuna di leggere delle ricche note stampa svela un po’ i retroscena di questa registrazione, come ad esempio l’uso di due bassi (uno distorno e uno no) oltre al caratteristico drumming, alle atmosfere corali e poi il singing estremo o la chitarra con un tremolo intenso. Un velo misterioso scende anche per il fatto che le quattro tracce che compongono la release hanno tutte identico titolo, lo stesso dell’album… conducendo la visione verso un rituale globale, dove ogni singola traccia risulta esserne parte essenziale ed irrinunciabile. “Æ.Thy.Rift” raggiunge livelli malati di lentezza, esaltando dei tempi prettamente doom che si rivelano compatibili con l’essenza rituale e cerimoniale del disco, un rituale con costanti colpi di scena, quasi se i demoni evocati infierissero sui partecipanti, sugli ascoltatori, su chiunque osi abbandonarsi a questi quaranta minuti privi di vita. Un album pesante, micidiale ma anche ricco di melodie tetre, di poesie infernali: una perfetta colonna sonora per i sentimenti più violenti, più deviati. La perfetta colonna sonora per la fine, l’arrivo, per la morte stessa.
(Luca Zakk) Voto: 7,5/10