(Autoproduzione) Per quanto si producano e promuovano (fieramente) da soli, gli austriaci Illuminata non si risparmiano di certo: il loro terzo disco (QUI è recensito il precedente, “A World so cold”) vede la partecipazione di una intera orchestra, che contribuisce in modo significativo a sostenere le atmosfere gotico-sinfoniche del sound. La intro è praticamente la musica per un trailer cinematografico, quindi “Eternity of Today” conferma tutte le buone impressioni: siamo di fronte a una valida alternativa, boombastica e orchestrale, a gruppi come Epica o Edenbridge (più che i Nightwish). “Arbitrary Asylum” è un pezzo teatrale come pochi, dove la dimensione da soundtrack gotica è onnipresente; “White Heart” è una ballad sinfonica da brividi, “The Brass Ring”, che dura 10 minuti, è praticamente un film a sé, dove le tonalità alla Danny Elfman si sprecano, mescolandosi a un refrain burlesque. La summa degli eccessi del disco è naturalmente la pittoresca “Danse Macabre”; nel complesso molto più pacata e sognante, soprattutto per l’etereo finale, la seconda suite del disco, “The World Constructor”, che chiude anche la scaletta. Coloro che rifuggono il metallo sinfonico e barocco stiano lontano anni luce da questo disco, che per converso dovrebbe attirare come un magnete i fanatici di queste sonorità!
(René Urkus) Voto: 7,5/10