(autoproduzione) Beliath crea questo progetto nel 2019 e “The Dawn Of Blackened Death” è il secondo album. Beliath, voce, chitarra e basso, è stato affiancato dal batterista Torturer, oltre a qualche assolo e voce di ospiti per completare questo blackened death metal arrembante e spesso percorso da melodie maestose ed epiche. Uno scorribandare tra forme di un death metal scarno ma vasto di assoli delle sei corde e un drumming come un trattore che si arrampica per dirupi e salite e terreni impervi. Tra momenti neri ed estremi e telluriche sequenze distruttive, gli Impalement diventano una buona sintesi del genere in circa quarantuno minuti. Torturer è apprezzabile per il suo dimenarsi in blast beat distruttivi oppure in rullate furiose e con doppiacassa su di giri in ogni istante, il suo apporto si integra alla perfezione con il lavoro alle sei corde di Beliath. I due sono un’ottima alchimia, quella definitiva sulla possibilità di tenere insieme e nelle stesse composizioni i dettami sia del death che del black metal.
(Alberto Vitale) Voto: 8/10