(Horror Pain Gore Death Prod.) Da una band con un nome simile mi aspetterei del death metal, invece i danesi Impalers sono alfieri di un old school thrash metal e che mi sembra propendere maggiormente per la scuola tedesca, in particolare Sodom (“See What I See” ne è un magnifico esempio) e Destruction. Quando si affronta il thrash metal vecchia maniera le influenze però non sono mai del tutto nette, ed ecco che oltre al retaggio teutone arrivano anche echi dei Dark Angel e alcuni riff alla Slayer della prima era. Sono 45’ di asciutta purezza e aggressività, con “When the World Hungers” sviluppa un’intensa fase melodica e in chiave strumentale, per oltre 7’. Dopo due ascolti tra questo riffing per niente originale ma ben eseguito, il drumming con i paraocchi e che batte come un martello pneumatico in azione e la voce di Søren Crawack che ricorda Tom Angelripper, ci si abbandona con piacere nel seguire queste linee spietate che sembrano un assalto sistematico. Si, vecchia scuola, ma spontanea e un thrsher che si rispetti non può rimanere insensibile.
(Alberto Vitale) Voto: 7/10