(Debemur Morti Productions) Il progetto black metal statunitense Imperial Crystalline Entombment ha oltre vent’anni e giunge ora al secondo album in studio. Formazione labile, spesso tenuta in disparte dalla notorietà della sua completa definizione, mentre il taglio black metal del suonare resta un mettere in scena il genere con un tono di freddezza e spietata velocità. Mostruosamente indemoniati dall’iniziale “Into A Frigid Bleak Infinity” che appare come un miscuglio tra Gehenna, Impaled Nazarene di un tempo e Marduk, Imperial Crystalline Entombment avanzano continuamente con sparate telluriche e devastanti. Il drumming esacerbato, veloce, poche le inflessioni in mid tempo che quando sortiscono appaiono drammatiche ed epiche. Il riffing è volitivo, in divenire e a tratti anche intricato, mentre il cantato è uno semi-scream arso tendente all’harsh. “Ancient Glacial Resurgence” è tutto questo e al primo ascolto appare anche ostico forse, ma in divenire esprime la sua potenza e certi passaggi maestosi, dunque al contempo quel suonare inviperito e frenetico vede gli statunitensi suonare con una dose di pulizia e in sparute occasioni con leggeri momenti blackened death metal.
(Alberto Vitale) Voto: 7/10