(Black Lion Records) È il debutto per questi irlandesi, band formatasi nel 2021 che vede in line up gente come Gareth Murdock degli Alestorm, oltre ad elementi dei death metallers Overoth e dei folk metallers Celtachor. Cinque brani, meno di mezz’ora per un sound che si dichiara compatibile con bands quali Dark Funeral, Dissection e Dimmu Borgir, cosa decisamente vera… con una particolare attenzione verso i primi e gli ultimi elencati. Certo, quelle ispirazioni sono palesi… ma è innegabile l’impegno e l’impeto per dare vita a questa chicca di black molto ben fatto, ricco di assalti, di melodie, di componenti cathcy… sembra quasi che gli Imperial Demonic compongano solo brani paragonabili ai i migliori singoli proprio dei Dark Funeral, iniettando quegli arrangiamenti molto suggestivi tipici dei Dimmu Borgir. Glaciale e travolgente la opener “The Furnace”, veramente irresistibile e catchy “Ways Of The Secular Flesh”, trionfale “The Path Of Night”. Tumultuosa e con linee vocali semplicemente magnetiche “Dawn Of The Infernal Age”, mentre la title track posta in chiusura appare molto teatrale nel suo impeto dirompente capace di esaltare quelle sonorità black sinfonico antiche, quelle antecedenti alle più moderne e ricercate evoluzioni. Con testi perfetti per il genere, testi che non girano tanto attorno e che puntano diritto al sodo, ovvero a quella favolosa esaltazione del male e di tutte le sue forze (‘ The world shall be reborn / A race of wings and horns / The hordes of hell will sweep the earth’), “Beneath The Crimson Eclipse” è un ottimo biglietto da visita per questa nuova band la quale, con la freschezza della novità ma anche l’esperienza dei suoi membri, fin da subito provoca, attira e diventa subito un must da andare a vedere dal vivo!
(Luca Zakk) Voto: 7,5/10