(Massacre) Il primo album degli Imeprious, “Varus” del 2011, si basava sulla figura di Publio Quintilio Varo, colui che durante l’età romana divenne governatore della Germania sotto l’imperatore Augusto e si tolse la vita a seguito di una pesante sconfitta per mano dei barbari germanici in una foresta tra la Bassa Sassonia e la Renania. Il trio tedesco rievoca fiere gesta di guerra della propria civiltà, ma nel 2015 sposta il tiro sulla figura di Ulisse, pubblicando prima l’album “Tales Of Woe – The Journey Of Odysseus, Part I: From Ilion To Hades” e l’anno seguente “Tales Of Woe – The Journey Of Odysseus, Part II: From Hades To Ithaca”. La Massacre ora si incarica di distribuire questi due ‘tomi’ in tutto il mondo, dando una buona chance all’epic black metal band di Bayreuth. La città che si è legata al nome di Richard Wagner, ha partorito questa formazione da prima come one man band. Gli Imprious infondono melodie epiche, solenni, pregne dell’antichità dalla quale prendono ispirazione. Il percorso musicale dei pezzi non vive di eccessi o contorsioni, è abbastanza scorrevole nonostante la saga di Odisseo viene configurata tra minutaggi importanti e modesti delle singole canzoni. La narrazione sonora procede con un’imponenza spesso sovrastante, pur lasciando spazio ai passi black e blackened feroci o quanto meno travolgenti. Qualche passaggio tende al progressive, ma a questa soluzione la band non guarda, perché non la sviluppa più del dovuto. Cori, atmosfere, l’elemento metal che si mostra distruttivo oppure strutturato, rappresentano la sostanza vera di questa opera ambiziosa, concepita in tre anni di lavoro e che ha visto anche qualche avvicendamento in formazione. Lokhi e Michael Seifert dei Wolfchant compaiono alla voce in un pezzo ciascuno. La vastità di “Tales Of Woe – The Journey Of Odysseus” è l’unico elemento sul quale il possibile ascoltatore, dovrà concedere un ‘lavoro’ supplementare per poterlo assorbire del tutto.
(Alberto Vitale) Voto: 7/10