(Century Media Records / Sony Music) Quando recensimmo l’album di debutto “Moribund” (Edged Circle Productions, recensione qui), dicemmo che sarebbero velocemente finiti in una label di una certa dimensione. Ed ecco che la band composta da membri di Necrophobic e Cryptosis entra ora nel grandioso ecosistema della Century / Sony, essendo fiera autrice di un album a dir poco devastante. Brani impattati ma epici, aggressivi ma atmosferici, rabbiosi ma ricchi di melodia ed assoli, senza dimenticare quelle progressioni ricche di gloria, catchy, groovy e dannatamente coinvolgenti. Basta un pezzo come “The Darkening” per esaltarsi con un’energia che è la sommatoria dei migliori Satyricon, dei migliori Marduk e dei leggendari Dark Forest. Incedere titanico con un’aura di decadente malinconia sulla favolosa “A Winter Moon’s Gleam”, cosmica e devastante “They Fell Under Blackened Skies”, suggestiva e ricca di possente atmosfera “Further from the Sun”, incredibilmente oscura, inquietate e misteriosa la conclusiva “Aghori”, altro brano che fa viaggiare la mente verso la magia dei Dark Fortress! Un turbinio sonoro travolgente, che spinge avanti brani ricchi di arrangiamenti, tecnici ma diretti, complessi ma immediatamente impattanti. Inutile girarci intorno: se amate le band sopra citate nelle loro incarnazioni più atmosferiche, eccovi allora gli In Aphelion i quali hanno saputo creare un nuovo “Ylem”, un nuovo “Séance”, un nuovo “Volcano” e un nuovo “Rom 5:12”… in un solo disco!

(Luca Zakk) Voto: 9,5/10