(Forever Plagued Rec.) “Adaestuo” è un mini album infognato di satanica malvigità. Incursus è attualmente una one-man band americana con alle spalle un EP omonimo e l’album “Eternal Funeral Trance”, realizzati negli anni tra il 2005 e il 2009. Quei due lavori erano stati creati da VJS, il padre attuale del marchio, e il cantante Horidus, morto lo scorso anno. “Adaestuo” segna la volontà di VJS di continuare a dispensare male e atrocità sonore, nonostante la dipartita del suo amico. Il sound è il black metal più orrido e teso che si possa immaginare, un sound che sembra inglobare anche il death metal, per via di quelle maglie del riffing tese, nervose, violente come un vento furioso. Un sound che genera causa, timori, paure, sulfuree sensazioni. Difficile assimilare un lavoro del genere, ma non impossibile. “Adaestuo” è un atto di violenza assoluta, ma allo stesso tempo è un micidiale sfogo di malvagità che tira verso il limite ogni strumento, giocando su velocità assurde e su sonorità cupe, spettrali, orride e che in alcuni casi sembrano un barbarico atto di post black metal. Ci sono momenti in cui l’atto violento viene sospeso e si lascia posto a una oscura e inquietante atmosfera che rende il sound in attesa, verso ripartenze nuovamente distruttive. Se solo VJS aumentasse questi momenti, lasciando un po’ di respisro all’ascoltatore, soffocato da morte e distruzione, Incursus potrebbe diventare un nuovo esempio di black metal. Forse non totalmente nuovo (Dark Funeral e Deathspell Omega sono dietro l’angolo), ma di sicuro ancora più interessante di quanto non lo sia.
(Alberto Vitale) Voto: 7/10