(Atomic Fire Records) Secondo album per i tedeschi Induction, tre anni dopo l’omonimo debutto, ben accolto da critica e pubblico; purtroppo la pandemia ha impedito alla band teutonica di farsi conoscere dal vivo, ma allo stesso tempo ha permesso di poter catalizzare tutto questo tempo nella stesura di “Born From Fire”, con un risultato entusiasmante, tra riff rabbiosi ed incisivi, doppia cassa nel tipico stile power crucco, goliardia dal sapore glam e melodie nate per il sing along. Basta sentire “Go To Hell”, aperta da una tastiera molto tamarra ma efficace, chitarre hard rock ed un refrain che potrebbe essere uscito dalla penna dei Ratt o “Queen Of Light” la quale richiama i migliori Jaded Heart e mette in mostra le doti del singer Craig Cairns. Un album in grado di unire potenza, melodia, goliardia e solennità in maniera avvincente ed estremamente godibile.
(Matteo Piotto) Voto: 8/10