(Memento Mori) Debutto per i cileni Infamovs, il quale diventa una conferma di come in quella striscia di terra contenuta tra le Ande, il Pacifico, il deserto e uno dei due poli, sia da sempre estremamente sensibile a elaborare del death metal marcio oppure ruvido o anche anche del black più arcaico e grezzo. In Cile death e black metal band si lanciano costantemente in un’espressione sincera di queste forme musicali estreme Anche nei casi in cui una qualsiasi band non pronuncia qualcosa di totalmente proprio e personale, si arriva sempre a qualcosa di conturbante. Sentirete in “Under the Seals of Death” degli assalti alla Morbid Angel, Deicide e Cannibal Corpse e qualche altra formazione della grande tradizione, ma il tutto avviene attraverso un atteggiamento massacrante e omicida. Il death degli Infamovs è brutale, certamente frutto di un’oscurità allucinante e di un fare estremamente preciso. La band mostra un tocco davvero interessante, scansionando ogni singolo passo con un’esecuzione brutale e omicida.
(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10