(Moribund Records) Il disco comincia con un’intro recitata dove due probabili streghe sono nel bel mezzo di un sabbath e imprecano in modo decisamente blasfemo verso la Bibbia. Da tutto questo mi aspettavo l’inizio di un disco black, invece gli Infernal Legion sono più vicini al brutal death di stampo americano. Sarà il vocione profondissimo, sarà la musica davvero esageratamente tirata e pesante, fatto sta che abbiamo tra le mani un lavoro death puro ma tutt’altro che semplice. Le linee di batteria e chitarra non danno modo di stare tranquilli un secondo, le canzoni hanno una complessità di fondo che non permette un ascolto singolo per essere comprese al meglio, bensì ascolti continuati e attenti per cogliere ogni sfumatura possibile. Comunque l’ambiente è già conosciuto, quindi a chi non vanno gruppi come i Monstrosity passi pure alla recensione successiva, così come chi cerca qui una produzione black pura. Di maligno le composizioni hanno molto, niente da eccepire, ma siamo lontani dall’oscurità che ha di fatto dato il nome al black metal e che lo ha caratterizzato fin dalla sua nascita. A parte tutte queste accortezze, abbiamo tra le mani un buon prodotto, suonato e registrato in modo ineccepibile, mi sembra quindi inutile andare a cercare debolezze in una produzione che non ne ha. Morbosi.
(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 7,5/10