copINGURGITATING_OBLIVION(Willowtip Records) Questi tedeschi hanno avuto un travaglio di quasi nove anni per dare alla luce la loro seconda opera. Tanta attesa doveva essere ripagata e le preghiere dei seguaci non sono state vane. Nove tracce tecnicamente molto ben eseguite (i tedeschi in questo non hanno pari) anche se non siamo di fronte alla paccottiglia ultra tecnica ma apersonale in stile Necrophagist. Niente è stato lasciato al caso e un gruppo che apre una release con un brano di 10 minuti e rotti dimostra una sicumera non indifferente. Pur essendo ogni brano a sestante, un filo conduttore lega ogni parte al tutto formando un album di sicuro valore e per nulla banale nonostante il genere sfruttato fin troppo nell’ultima decade. La peculiarità del combo sta sicuramente nell’uso molto sapiente di due chitarre (caratteristica affatto scontata al giorno d’oggi) e del suono poco artificioso, limite quest’ultimo da cui sono afflitte ahimè molte band teutoniche dedite al death tecnico. L’ascolto è obbligatorio per chi non vuole nemmeno una nota buttata lì a casaccio in più di un’ora di musica. Impassibili…

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 7,5/10