(Pitch Black Records) Leggero leggero, a tratti più rock che metal, il secondo album degli Insatia finisce per convincere proprio per la sua immediatezza! La band di Tucson, Arizona ci regala una manciata di brani (38 sono i minuti totali) tutti catchy e di facile ascolto. “Act of Mercy” inizia il disco su toni sostenuti e melodici; segue il bel ritornello di “Memory of a Sapphire”, e il gusto per i ritmi immediati posseduto dalla band è confermato da “Sacred”. “Not my God” è una power ballad coinvolgente, e in una scaletta relativamente breve abbiamo anche una seconda ballad, stavolta acustica: “Velvet Road”. Con “Healer of Hatred”, dall’anima power e più incisiva rispetto alla media dei brani, giungiamo alla fine. Fra gli ospiti si contano Chris Amott (Ex-Arch Enemy) e Apollo Papathanesio (Spiritual Beggars, Ex-Firewind). Un prodotto onesto che può stuzzicare chi ama il metal sinfonico e pomposo.
(René Urkus) Voto: 7/10