(Stormspell Records) Primo full length per gli Interceptor, band Pescarese nata nel 2009. Dopo alcuni cambi di formazione, il gruppo pubblica nel 2011 l’EP “One with The Beast, Meet With The Damned”, lavoro ancora acerbo orientato verso uno speed/thrash metal influenzato principalmente da Overkill e Kreator e da bands della Bay Area come Testament ed Exodus. Nel 2014 esce “Wise Is The Beast… But The Hunter Doesn’t Know”, album che mantiene le coordinate stilistiche dell’EP, ma con un songwriting più articolato. La furia esecutiva è immutata, ma i pezzi sono più diretti e maturi, nonostante risultino feroci grazie anche ad una produzione grezza che, se da un lato toglie un po’ di potenza al suono, dall’altro lato conferisce quell’atmosfera tipica delle produzioni degli anni ’80. La breve intro “With Great Powers…” è epica e maestosa, seguita dall’opener “Sturm Und Drang”, song furiosa aperta da un riff speed thrash che richiama alla mente i primi Overkill. “Insane By Wrath” ha una parte iniziale noiosa, per via delle chitarre un po’ monotone. Nella parte centrale del brano, il riffing si fa più variegato ed avvincente , con buoni cambi di tempo. Con “Flag Ov The Fallin’ Peace” torniamo in territori cari agli Overkill, grazie a ritmiche sostenute di scuola Motorhead rilette in chiave thrash, avvicinandosi così allo stile della band di Bobby “Blitz” Ellsworth. A differenza di molti altri lavori dove le migliori canzoni si trovano all’inizio, nel caso degli Interceptor, l’album cresce man mano che i brani scorrono, tenendo i pezzi migliori per il finale. È il caso di “Fortuna Meretrix Mundi”, dallo stile vicino a quello degli ultimi Kreator, ossia un riffing veloce ma ricco di parti melodiche e cambi di tempo. La bonus track è una grintosa versione di “Me And My Wine” dei Def Leppard, riarrangiata in chiave thrash in maniera efficace. Un album sicuramente derivativo e ancora grezzo, ma energico ed estremamente godibile, che farà la felicità degli amanti dello speed thrash anni ’80.
(Matteo Piotto) Voto: 7/10