(autoproduzione) Purissimo Depressive Black Metal made in Sweden. Cinquanta minuti di negazione della speranza, della luce, di qualsiasi forma di felicità. Progetto nuovo, nato nel 2015 grazie alla forza creativa dello svedese Andreas Rönnberg il quale coinvolge il drummer danese Ken Klejs ed il vocalist (anche autore dei testi) Jordan Jimenez, dagli Stati Uniti. Tuttavia non si tratta di un trio di dilettanti, in quanto lo stesso Andreas è l’autore delle musiche del video gioco horror “Cry Of Fear”, Ken Klejs è il batterista dei Møl (recensioni qui e qui), mentre Jordan è meglio noto come Wander (Lidelse e Zenariz). Sofferenza, tanta sofferenza espressa tra un cantato clean ed un’interpretazione teatrale avvincente, con un frequente uso di screams tipicamente depressive. Musica intensa, ricca di arpeggi decadenti, sezioni distorte raramente più veloci di un mid tempo straziante. Inquietante “I Wish I Wasn’t Awake”, con quell’arpeggio mortale e quella sofferenza gridata senza pietà. Riflessiva “Worthless Being”, assurda “Pointless Existence” nella quale trovo geniale l’inospitalità di alcune dissonanze. Immensa e dolorosamente delicata “Beyond the Other Side”, dove il fattore poetico-teatrale è molto intensificato. Fredda e spietata “En Omöjlig Önskan”, un pezzo che riesce ad integrare un’essenza black old school, seguito dalla coinvolgente emotività di “We Are Nothing”. Nonostante si tratti di un debutto, tra l’altro di un progetto recentissimo, il livello è già alto. Sicuramente i tre musicisti hanno un’esperienza importante e riescono a creare un DSBM non scontato e nemmeno ovvia fotocopia di altri esempi già presenti sulla scena. Alcuni ritocchi e determinati miglioramenti su una compattezza della direzione stilistica potrebbero portare gli Intig ad un livello veramente interessante.
(Luca Zakk) Voto: 7,5/10