(Crime Records) Avevo perso le speranze con gli Iron Fire ai tempi di “Voyage of the Damned”; ne ho recuperata più d’una con “Among the Dead” e oggi credo che, al nono album, i danesi abbiano affermato la loro nuova identità. “Beyond the Void” presenta un modern power metal roccioso e ‘cattivo’, e senza fare miracoli i nostri si fanno ascoltare con piacere. Dopo la rapidissima intro, ecco la titletrack: metallo grasso, potente, arrembante, come da tradizione per la power metal band danese. Anche “Final Warning” è un carrarmato, forse leggermente più melodico, mentre l’ispirata “Bones and Gasoline” vira su toni da Evergrey. Certo, c’è una palese omogeneità nel songwriting: ma a un brano sentito come “Old Habits die hard” non si può comunque dire di no! “Cold Chains of the North” ha qualcosa dei Primal Fear dei tempi migliori, mentre “Judgment Day” è una power ballad dai toni a tratti solenni. Con il brio di “Out of Nowhere” si chiude un disco che poteva certamente essere più incisivo, ma non demerita in senso assoluto. Metallo di buona fattura.
(René Urkus) Voto: 7/10