(Pure Steel Records) Bella sorpresa gli svedesi Ironbourne, che con il loro orgoglioso volatile in copertina ci regalano una manciata di brani di heavy metal primordiale, in buona parte a monte dei generi e delle classificazioni. Grandissima opener “The Dreamer”, un brano hard’n’heavy che riverbera di suggestioni stoner… come se i Grand Magus avessero deciso di alleggerire un po’ il sound pensando al Ronnie James Dio degli annni ’90! Con “Varsel” la dimensione heavy metal e anni ’80 del sound si fa più incisiva, con “Twilight of the Gods” abbiamo addirittura tendenze epiche, con qualche accenno manowariano. “Too Late” è una ballatona dal piglio intenso e radiofonico, mentre “Elusive Reality” ha godibili trame da ultimissimi Sabbath. Si chiude con gli otto minuti e rotti di “Year of Judgment”, un brano che inclina al doom in modo accorto e molto apprezzabile, senza mai stancare grazie a trame chitarristiche notevoli. Un disco compatto ma variegato, che colpisce dall’inizio alla fine.
(René Urkus) Voto: 8/10