(Avantgarde Music) Daniel Änghede (Astroqueen, Draconian), lo svedese mastermind di questo progetto ormai giunto al terzo album, alza l’asticella di quel suo personale livello artistico che riversa nelle complesse produzioni che lui firma come Ison. Dopo il favoloso “Aurora” (recensione qui), la sua creatività in questa direzione si era un po’ arrestata: tentativi, prove, idee… fino alla scintilla che ha scatenato questo imponente “Stars & Embers”, un’ora ed un quarto di atmosfera, di magia, di sonorità tanto eteree quanto carnali, ancora una volta con una ricerca sonora meticolosa, qui orientata a dispositivi analogici, oltre che al solito sorprendente range di ospiti di altissimo livello creando un’opera la quale, oltre agli otto atmosferici brani, sa regalare emozioni immense, spaziando da una forma di ambient dark wave fino ai territori tipici di artisti come Björk, inglobando molteplici divagazioni stilistiche nel mezzo. Come nel disco precedente c’è isa Cuthbert (Draconian) (nel brano “Horizons”), mentre a livello maschile ‘il posto’ di Neige degli Alcest viene ‘occupato’ da Mikael Stanne dei Dark Tranquillity, qui impegnato in un favoloso duetto con Lisa nel brano “Peregrination”, del quale è anche autore del testo. I tre, tra l’altro si sono alla fine trovati anche in studio assieme, condividendo la loro visione e passione artistica, rendendo la resa sonora ancor più immensa. Un’altra presenza nota è quella di Circle&Wind su “Radiant Void”, mentre c’è una novità, in quanto la opener “Luminiscent Reverie” regala la voce eterea e surreale della svedese Dimming (ovvero Linn Osterberg), un’astro nascente dalle qualità superlative. Oltre il dark wave, ben oltre il post rock, oltre ogni limite o confine artistico precedentemente rispettato ed ora meravigliosamente violato. Oltre settanta minuti di magia, di incanto, di poesia sonora.
(Luca Zakk) Voto: 9,5/10