(Ad Noctem Records) Secondo album e seconda iniezione di energia da parte dei bolognesi Italicus Carnifex, band in grado di rileggere con ottima personalità la lezione impartita dai grandi nomi del thrash. Nonostante la musica sia inevitabilmente accostabile a quella proposta dai Big Four, Testament e altre realtà importanti del thrash a stelle e strisce, la formazione felsinea non si limita certo a clonarne le gesta, rielaborandone le sonorità attraverso la ricerca di soluzioni originali e mai banali, talvolta inaspettate. Ad esempio “S.A.R.M.AT.”, scelta come singolo, scorre veloce e piacevole nella sua semplicità costituita da tre accordi punk davvero incisivi, mentre la successiva “Apocalypse” pesta duramente, tra accelerazioni violente, improvvise parti groove dominate da batteria e basso decisamente in rilievo e furiose ripartenze. “Kill The Judge” rimescola nuovamente le carte, con un inizio pacato e melodico, ma con una palpabile tensione di fondo che non tarda ad esplodere, creando atmosfere care agli Anthrax dell’era Bush. “The Jester” richiama nuovamente la band di Scott Ian, questa volta nella versione più thrashy e pestona, grazie a un riff portante davvero molto bello e capace di piantarsi in testa dal primo ascolto. “Life Is A Bitch” trasuda furia groove da tutti i pori, ideale ponte tra Pantera ed Exhorder. Un album classificabile facilmente come thrash della miglior tradizione, eppure proposto con freschezza ed un’imprevedibilità fuori dal comune.

(Matteo Piotto) Voto: 8,5/10