(AFM/Audioglobe) In Germania, i fun metallers J.B.O. sono una vera e propria istituzione: suonano regolarmente al Wacken e, almeno in Baviera (provengono da Erlangen, nei pressi di Norimberga) sono delle celebrità riconosciute per strada. Per festeggiare i venticinque anni di attività, i nostri danno alle stampe un altro full-“length” che, per forza di cose, poco o niente potrà interessare tutti coloro che non parlano tedesco. Il motivo è molto semplice: il metal parodistico della band è basato essenzialmente sulla riscrittura dei testi di classici del rock e del metal, che vengono offerti al pubblico in queste cover deliranti e talora realmente divertenti. Ma se non è chiaro il messaggio, la loro musica si riduce a una fila sconclusionata di canzoni storpiate, intervallate – come da tradizione – da brevi siparietti parlati (sempre in tedesco, naturalmente!). Le diciannove tracce (6 intermezzi e ben 13 brani) di “Solo i migliori invecchiano”, questa la traduzione del titolo, possono quindi far sbellicare i popoli germanici, ma qui da noi per forza di cose restano un oggetto incomprensibile, un po’ come se esportassimo Elio e le Storie tese: un italiano può ridere del fatto che il brano “Die Antwort” (“La Risposta”) venga interrotto da una telefonata (!), e può capire che la conclusiva “Jung, dumm und besoffen” (“Giovane, stupido e sbronzo”) è chiaramente una celebrazione del venticinquennale; magari può canticchiare il ritornello di “Schule aus” (“La scuola è finita”… e il refrain aggiunge “per sempre”), che sbeffeggia “School’s out” di Alice Cooper, ma poco altro. E allora, come sempre, al di qua delle Alpi i J.B.O. resteranno un enigma.
(Renato de Filippis) Voto: S.V.