(Minotauro Records) La Minotauro Records ci ripropone oggi, nei consueti lussuosissimi package che imitano i vinili gatefold, il primo disco dei Burning Starr, la band ‘ufficiale’ di Jack Starr ancora oggi in attività. L’album uscì originariamente nel 1985, in un momento cruciale della carriera del guitarist franco-americano: l’esperienza con i Virgin Steele, che di lì a poco avrebbero pubblicato nientemeno che “Noble Savage”, si era da poco conclusa, e la band che aveva pubblicato “Out of the Darkness” l’anno prima, sotto il semplice monicker Jack Starr e con Rhett Forrester dietro al microfono, si era subito dissolta. Jack doveva affermare la sua presenza sulla scena a stelle e strisce dell’epoca, e lo fece con questo “Rock the American Way”, un disco genuino e ingenuo, stracolmo (nel bene e nel male) di tutti i cliché dell’heavy metal rock di metà anni ’80 (i testi, ad esempio, sono di una banalità esasperante); le vendite non andarono male, ma di fatto questo lp iniziò il declino della carriera del guitar hero, che abbandonò le scene pochi anni dopo (nel 1989) per poi tornare alla ribalta a seguito di una pausa di più di dieci anni (nel 2002, con “Under a savage Sky”). La titletrack, subito in apertura, è un anthem diretto e dal taglio quasi glam, anche se è facile riconoscere lo stile chitarristico bluesy che caratterizzava quasi tutti i pezzi dei primi due dischi targati Virgin Steele. Anche una persona totalmente a digiuno di heavy metal rock capirà che il disco è del 1985! La power ballad “In your Arms again” ha qualcosa degli Scorpions dello stesso periodo, ma non è lontana neanche da un pezzo VS come “Wait for the Night”. Il giro di “Woman” conserva qualcosa di epico; altro inno con “Born to Rock”, scontato quanto si vuole (nelle interviste dell’epoca lo ammise lo stesso Starr) ma comunque solido e godibile; con la ruffianissima “She’s on Fire” (ascoltate i cori!) e con “Live fast, Rock hard”, dove il talento chitarristico di Starr si esprime al meglio, con un breve solo che oggi si chiamerebbe neoclassico, si chiude un disco serrato e diretto, che fotografa al meglio un’epoca e uno stile che molti, oggi, cercano di riprodurre. Certamente non un capolavoro, ma un ottimo esempio di cosa significasse us metal a metà degli anni ’80. Il package include anche un dvd di oltre due ore con due concerti completi (dalla qualità video sono certamente rip da vhs) tenuti dai Burning Starr nel Luglio e Settembre ’85, dal tour di supporto al disco. Il voto così alto, naturalmente, va anzitutto alla Minotauro Records e alla sua professionalità: da solo, “Rock the American Way” non sarebbe andato oltre il sette.
(Renato de Filippis) Voto: 8/10