(Pure Underground) Non a caso questo cd/lp esce per la Pure Underground Records: siamo davvero di fronte a un prodotto di nicchia! Gli olandesi Jackal, da non confondere con gli omonimi tedeschi, pubblicarono un solo, breve full “length” nel 1989, per poi sciogliersi nel 1992. Dal 2007 la band è di nuovo in attività e naturalmente prepara l’uscita di un nuovo full-“length”. Oggi viene quindi ristampato il debut, cui si aggiunge una scelta di brani demo del 1988 e del 1991 (limitata dalla lunghezza del vinile, quindi non si tratta, per una volta, di una raccolta completa). “Pain in the Ass” è quantomeno un titolo di cattivo gusto: siamo comunque di fronte a un heavy metal classicamente priestiano, caratterizzato da una produzione estremamente low-fi. Non è affatto male, però, la prestazione del singer Erwin Siereveld. Dal canto suo, “The Law” è un bel pezzo: veloce e arrembante, con godibili fraseggi di chitarra. Dopo il solido strumentale “Cry of the Jackal”, il disco originale si chiudeva con “Lost and found”, un brano un po’ sottotono rispetto al resto. Le bonustracks non aggiungono molto al disco per chiunque non sia un vero collezionista: spiccano in ogni caso “Solution”, che ha una matrice sonora completamente diversa (la quale rimanda, per quello che posso sentire, al rock inglese della seconda metà degli anni ’70); e la conclusiva “The Enchantress”, dalla linea vocale molto indovinata e in qualche passaggio quasi progressive. Che i fanatici si facciano avanti!
(Renato de Filippis) Voto: 6,5/10