(Ektro) Janne Westerlund, noto per la partecipazione a progetti come Circle e Pharaoh Overlord, aveva deciso di prendersi una luna pausa dalla musica all’indomani della pubblicazione di “There’s a Passage” (recensione qui), due anni fa. Una pausa di almeno cinque anni… diceva… poi immediatamente polverizzata, un paio di mesi dopo, dall’inizio delle intime composizioni che danno vita a questo “Bell”. Un album registrato d’inverno, sempre di notte. Sentimenti intimi che prendono vita e se ne vanno in giro, liberando l’artista che nel frattempo offre un’espressività estremamente dark folk. Canzoni che parlano di fine ed apocalisse, di sogni e fantasie infantili, di esorcismi e fantasmi da alimentare o… sopprimere. Album enigmatico, ancor più intimo ed introspettivo del precedente. Più libero, più reale. Più contorto e più volutamente imperscrutabile per coloro che lo approcciano con leggerezza e fretta. “Bell” va percepito più che ascoltato, assorbito più che capito. “Bell” è una sostanza che si insinua nella mente, nelle vene, negli elementi vitali dell’individuo, cambiando qualcosa, cambiando tutto, generando caos ma anche brillante redenzione.
(Luca Zakk) Voto: 8/10